Bonus bebè 2017

Quali aiuti per le famiglie nel 2017 tra cui Bonus Bebè?

In tanti ci chiedono quali sono le agevolazioni per le famiglie quindi con questo articolo cerchiamo di fare un po’ di chiarezza tra le varie agevolazioni previste per il 2017

bonus-bebe-2017Bonus Bebè 2017


In cosa consiste
L’assegno di natalità è un assegno annuo (c.d. bonus bebè) per ciascun figlio nato, adottato o in affido temporaneo (disposto ai sensi della legge 184 del 1983) nel periodo compreso tra il 1/01/2015 ed il 31/12/2017.  I nuclei familiari in possesso dei requisiti potranno pertanto richiedere un assegno mensile di 80,00 euro (960,00 euro annui) fino al compimento dei 3 anni di età del bambino oppure fino al terzo anno dall’ingresso in famiglia del figlio adottato; per le famiglie a basso reddito (ISEE fino a 7.000,00 euro) l’importo è raddoppiato e passa a 160,00 euro mensili (1.920,00 euro annui)

Come richiederlo
Condizione per la richiesta del bonus figli sono:

  • che il genitore che presenta la richiesta abbia cittadinanza italiana o comunitaria o status di rifugiato politico e protezione sussidiaria o permesso di soggiorno Ue di lungo periodo o carta di soggiorno per familiari di cittadini Ue
  • che il genitore che presenta la richiesta abbia residenza in Italia
  • che il figlio ed il genitore richiedente siano coabitanti ed abbiano dimora abituale nello stesso Comune
  • che l’ISEE del nucleo familiare di appartenenza del richiedente al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio non sia superiore a 25.000,00 euro

Per richiede il bonus bebè sarà sufficiente compilare l’apposito modello presente sul sito INPS e presentare la richiesta attraverso uno dei seguenti canali:

  • WEB: servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN attraverso il portale dell’istituto;
  • Contact Center integrato INPS – INAIL: chiamando il numero verde 803.164  (06.164.164 da rete mobile)
  • Enti di Patronato: attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi

Quando richiederlo
La domanda per ottenere il bonus bebè va presentata, di regola, una sola volta per ciascun figlio nato o adottato o in affido preadottivo nel triennio 2015-2017; in caso di parto gemellare occorre presentare un’apposita domanda per ciascun minore. La richiesta deve essere presentata entro 90 giorni dalla nascita oppure dalla data di ingresso del minore nel nucleo familiare a seguito dell’adozione o dell’affidamento preadottivo; in tal caso l’assegno spetta a decorrere dal mese di nascita o di ingresso del minore nel nucleo familiare Se la domanda viene presentata oltre il predetto termine di 90 giorni l’assegno decorre dal mese di presentazione della domanda stessa

Bonus mamma domani 2017

In cosa consiste
Il bonus mamme domani o “premio alla nascita” è la novità del 2017. La legge di stabilità ha previsto, a partire dal primo gennaio di quest’anno, un premio una tantum di 800,00 euro per tutte le gestanti dal 7° mese di gravidanza  e alle neomamme anche in caso di adozione o affidamento preadottivo. Il bonus potrà essere richiesto anche dalle mamme disoccupate

Come richiederlo
Ad oggi l’Inps non ha ancora predisposto la piattaforma per presentare la richiesta on line ma si prevede che sarà operativa dai primi giorni di maggio. A differenza del bonus bebè il l’assegno di natalità non è legato alla situazione ISEE ma al solo stato oggettivo di futura mamma o neo mamma. Per tale motivo per richiederlo sarà sufficiente presentare domanda:

  • dal compimento del 7° mese di gravidanza allegando certificato rilasciato da uno specialista del Servizio sanitario nazionale he attesti la data presunta del parto
  • dopo il parto autocertificando nella domanda la data del parto e le generalità del bambino.
  • dalla data di adozione di minore, nazionale o internazionale, disposta con sentenza divenuta definitiva ai sensi della legge n. 184/1983
  • dalla data di affidamento preadottivo nazionale concesso con ordinanza ai sensi dell’art 22, comma 6, della legge 184/1983 o affidamento preadottivo internazionale ex art 34 della legge 184/1983

Le mamme al momento della richiesta dovranno avere residenza in Italia, cittadinanza italiana o comunitaria o status di rifugiato politico e protezione sussidiaria o permesso di soggiorno Ue di lungo periodo o carta di soggiorno per familiari di cittadini Ue

Bonus nido 2017

In cosa consiste
La legge di stabilità ha previsto l’erogazione di 1.000 euro all’anno, corrisposti in 11 mensilità, per il pagamento delle rette dell’asilo nido per bambini nati dal 2016. Il buono potrà essere percepito per un massimo di 3 anni ma non è cumulabile con i voucher asili nido e babysitter

Come richiederlo
Al momento non sono ancora state pubblicate le istruzioni ma l’erogazione del bonus non è legata ad alcun limite di reddito per cui potranno beneficiarne tutti

Voucher asilo nido e baby sitter

In cosa consiste
Anche per il 2017 è confermata la convertibilità della maternità facoltativa in voucher utilizzabili per:

  1. far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati;
  2. l’acquisto di servizi di baby-sitting; tale risulta al momento sospesa a seguito dell’abrogazione delle disposizioni in materia di lavoro accessorio

L’agevolazione prevede l’erogazione di 600,00 euro al mese per un massimo di 6 mesi (in totale 3.600,00)  alle lavoratrici dipendenti che tornano a lavoro dopo il periodo di maternità obbligatoria; i voucher possono essere richiesti anche dalle lavoratrici iscritte alla Gestione Separata Inps ma in tal caso il numero di mesi per i quali possono essere richiesti si riduce a 3 (in totale 1.800,00)

Come richiederlo
Per richiede i voucher bisognerà presentare la richiesta attraverso uno dei seguenti canali:

  • WEB: servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN attraverso il portale dell’Istituto;
  • Enti di Patronato: attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi

In sede di domanda la lavoratrice richiedente dovrà:

  1. indicare a quale dei due benefici intende accedere, ed in caso di scelta del contributo per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati, indicare la struttura per l’infanzia (pubblica o privata accreditata) nella quale la lavoratrice stessa ha effettuato l’iscrizione del minore;
  2. indicare il periodo di fruizione del beneficio, specificando il numero di mesi;
  3. dichiarare la rinuncia alla fruizione del corrispondente numero di mesi di congedo parentale;
  4. dichiarare di aver presentato dichiarazione ISEE valida.

In base al beneficio selezionato il beneficio verrà erogato:

  • attraverso pagamento diretto alla struttura scolastica prescelta dalla madre, dietro esibizione, da parte della struttura stessa, della documentazione attestante l’effettiva fruizione del servizio, e fino a concorrenza dell’importo di 600 euro mensili, per ogni mese di congedo parentale non fruito dalla lavoratrice.
  • per l’acquisto di servizi di baby-sitting si attendono disposizioni a seguito dell’abrogazione delle disposizioni in materia di lavoro accessorio.