I congedi del padre

I congedi del padre

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Photo by Tanaphong Toochinda on Unsplash

Tutti i lavoratori dipendenti, che diventano padri nel 2018, o lo sono diventati negli ultimi mesi del 2017, dovranno usufruire del congedo obbligatorio entro i 5 mesi dalla nascita del figlio o dall’adozione/affidamento, pari a 4 giorni e, solo per il 2018, anche di un giorno aggiuntivo se in alternativa alla madre.

Pertanto nel 2018 i lavoratori dipendenti che siano diventati o diventino padri potranno godere di:

  • 4 giorni, anche non continuativi, di congedo obbligatorio;
  • 1 giorno di congedo facoltativo.

 

Si ricorda che il congedo è obbligatorio:

  • deve essere fruito entro il quinto mese di vita del bambino o dall’adozione/affidamento;
  • è un diritto autonomo e aggiuntivo rispetto a quello della madre e spetta a prescindere dal diritto della madre al proprio congedo di maternità;
  • è riconosciuto anche al padre che fruisce del congedo di paternità;
  • non può essere frazionato ad ore;
  • è coperto da un’indennità giornaliera, a carico Inps, pari al 100% della retribuzione;
  • è soggetto alle disposizioni previste in materia di congedo di paternità.
  • il lavoratore è tenuto a comunicare per iscritto al datore di lavoro, con anticipo di almeno 15 giorni, le date in cui intende utilizzare il congedo (se richiesto per la nascita, il preavviso si calcola sulla data presunta del parto).

Per l’anno 2018 il padre lavoratore potrà usufruire, alle stesse condizioni sopra descritte, di un ulteriore quinto giorno in accordo con la madre e a condizione che essa rinunci ad un giorno dell’astensione obbligatoria spettante a quest’ultima, di conseguenza il giorno fruito dal padre anticipa il termine finale del congedo di maternità della madre;

Nella comunicazione preventiva che il padre lavoratore deve fare al datore di lavoro, per iscritto e con un anticipo di almeno 15 giorni, dovrà essere, allegata una dichiarazione della madre in cui dichiara di non fruire del congedo di maternità a lei spettante il giorno equivalente a quello richiesto dal padre, con conseguente riduzione del congedo di maternità, equivalente dichiarazione dovrà essere presentata anche al datore di lavoro della madre